Ecosistema autonomo: Piante sotto vetro
Un Terrarium è una composizione di elementi vegetali vivi (piante, muschi e licheni), elementi secchi (tronchi e cortecce) ed ulteriori decorazioni quali sassi e pietre, il tutto racchiuso in un contenitore di vetro che può essere sigillato o aperto.
Questo mondo contenuto vive grazie al ruolo che ogni organismo svolge naturalmente dando così origine ad un perfetto ecosistema in equilibrio.
Spesso sono presenti piccoli insetti detti collemboli (o spring tales) che rendono il terrarium bioattivo.
Cos’è un Ecosistema in natura?
Un ecosistema è un sistema aperto, con strutture e funzioni tipiche e specifiche, determinate da un flusso energetico, generato dall’influenza delle radiazioni solari fornite dalla luce del sole, e della circolazione di materia ed energia tra gli elementi biotici (componenti biologici) e abiotici (componenti non viventi).
Il Terrarium è un ecosistema tendenzialmente chiuso, che ricicla giorno dopo giorno, le sostanze nutritive che rimangono in equilibrio all’interno del vaso.
Come funziona un Terrarium

Quando si concepisce un terrarium, bisogno analizzare innanzitutto la tipologia di ambiente che si vuole ricreare.
Sono da considerarsi come giardini in miniatura, scorci di foreste e deserti, che però danno vita ad una composizione di design ed eleganza.
Non bisogna quindi sottovalutare la biologia degli elementi che si vorranno inserire, considerando le caratteristiche antagonistiche delle piante e delle strutture di ramificazione.
Ricorda, una pianta potrebbe soffocarne un’altra, o creare un ambiente tossico nel quale vivere.
I dettagli ricoprono un ruolo importante affinchè il questo mondo in miniatura risulti effettivamente realistico e autentico. La realizzazione richiede quindi studio e ricerca, per essere attinenti ad un ambiente specifico, ma soprattutto tempo e dedizione, per far si che, con il passare del tempo, la natura compia il suo ciclo senza incontrare ostacoli, e si dirami nello spazio creato per essa.
Le piante nel terrarium soffocano?

Le piante respirano! Si potrebbe pensare che le piante racchiuse nel terrarium soffochino, o che lo spazio sia limitato.
Ovviamente durante la realizzazione di un terrarium è importante inserire gli elementi con cognizione e proporzionati tra loro, ma le piante, una volta stabilizzate nel nuovo ambiente, prenderanno possesso dell’interno terrarium, infatti, le piante sono intelligenti, e modificheranno la loro crescita in base ai metri cubi d’aria che ha a sua disposizione; in un ambiente ristretto quindi, rallenteranno lo sviluppo e ridurranno le dimensioni delle loro foglie.
Quindi, un terrarium è composto da:
- Drenanti
- Substrato
- Piante tropicali (per i terrarium chiusi) e piante grasse (per terrarium aperti)
- Elementi inerti (tronchi, pietre, elementi decorativi)
- Insetti per ecosistema bioattivo (collemboli, lombrichi, isopodi)
Non dimentichiamo l’acqua (osmotica o acqua minerale di bottiglia), nebulizzata alla fine della creazione del terrarium nella giusta quantita (si necessita un’ulteriore nebulizzazione in caso di piante eccessivamente secche e assenza di condensa).
Luce e Fotosintesi nel Terrarium

Ma come vive il Terrarium? Grazie alla fotosintesi, come qualsiasi altra pianta o sistema vegetale.
Durante il giorno la fotosintesi clorofiliana permette alle piante di trasformare l’energia sprigionata dalla luce solare, l’acqua assorbita dall’umidità del terreno e l’anidride carbonica, in ossigeno e zuccheri per la pianta stessa, mentre la notte, le piante nel terrarium interrompono la fotosintesi, assorbendo l’ossigeno prodotto nelle ore precedenti, rilasciando vapore acqueo e anidride carbonica.
Il motivo per cui le piante e il terrarium in generale sopravvivono, è perchè in un ambiente chiuso, le piante producono l’ossigeno necessario alla propria vita.
Questo rende il terrarium autonomo e poco necessitante di cure.
Differenze tra Terrarium Chiusi e Terrarium Aperti
Esistono diversi tipi di tarrarium, come diversi sono gli ecosistemi presenti in natura e diverse le piante e la loro biologia.
I terrarium chiusi consentono l’utilizzo di piante che prediligono un ambiente umido e caldo (come quello tropicale) , in quanto, la trasparenza del vetro e la tenuta stagna del contenitore permettono il passaggio dei raggi solari ma non la dispersione dei liquidi contenenti gli importanti sali minerali, nutrimento fondamentale delle piante.
Questa tecnica di coltivazione fa si che l’irrigazione e la manutenzione stessa delle piante sia quasi del tutto eliminata dal processo, salvo piccoli accorgimenti di potatura per un senso estetico della composizione o casi di eccessiva condensa, che necessitano dell’apertura del contenitore per qualche minuto.
Di contro i terrarium aperti non potranno mantenere lo stesso grado di umidità, si prediligeranno quindi piante che si trovano in climi aridi come deserti o le steppe.
Risulteranno anch’essi di facile manutenzione, in quanto la biologia delle piante di queste ambienti, permette loro di trattenere la sufficiente umidità senza eccessive innaffiature.
Esiste anche la tipologia dei terrarium semi-aperti, ovvero vasi ciotole di design che presentano una piccola apertura. Questa tipologia di contenitori permettono un effetto da serra, mantengono la temperatura, ma la percentuale di umidità è inferiore rispetto ai terrarium chiusi.
Importante differenza sono anche i diversi tipi di terra e drenanti che si andranno a scegliere per la realizzazione del proprio terrarium.

Atmosfera e Design
Si può concludere affermando che i terrarium ricoprono un nuovo ruolo negli ambienti domestici, in quanto necessitano di meno attenzioni di quanto ne possa avere una pianta in condizioni normali. Giace lì, in un angolo illuminato da una luce non diretta ma dolce, e nei giorni, nei mesi e negli anni, si espande, ignaro e indifferente al passare del tempo quotidiano, dei cambiamenti esterni.
Una composizione, si potrebbe dire, eterna, come la vita stessa.